Protocollo nazionale “Accoglienza Sicura”

Misure adottate per prevenire la diffusione del virus SARS‐CoV‐2 

Redatto con la supervisione del prof. Pierluigi Viale
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Unità Operative Malattie Infettive
Policlinico di S. Orsola ‐ Bologna

Release 1.0 del 27 aprile 2020

Il presente protocollo è uno strumento di supporto a quanto definito nel
documento di valutazione dei rischi di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81
e successive modifiche ed integrazioni, integrando gli accorgimenti da adottare al
fine di mitigare il rischio di trasmissione del contagio da Covid‐19 all’interno delle
strutture turistico ricettive, con l’obiettivo di tutelare la salute degli ospiti e dei
collaboratori .

Il presente documento è stato redatto tenendo conto dei seguenti documenti e
pubblicazioni:
‐ delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, che ha dichiarato lo stato di
emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di
patologie derivanti da agenti virali trasmissibili sino al 31 luglio 2020;
‐ “Operational considerations for COVID‐19 management in the accommodation
sector” redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 31 marzo 2020;
‐ “COVID‐19 and food safety: guidance for food businesses” redatto
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 7 aprile 2020;
‐ decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020;
‐ circolare del Ministero della Salute 22 febbraio 2020 n. 5443;
‐ Protocollo condiviso diregolazione delle misure peril contrasto e il contenimento
della diffusione del virus Covid‐19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto dalle parti
sociali il 14 marzo 2020 su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del
Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del
Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, come integrato dalle
stesse parti sociali il 24 aprile 2020;
‐ Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento
del contagio da SARS‐CoV‐2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione, INAIL,
aprile 2020;
‐ Codex Alimentarius CAC/RCP 1‐1969 (REV. 4 ‐ 2003);
‐ Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28
gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione
alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa
procedure nel campo della sicurezza alimentare;
‐ Regolamento (CE) N. 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29
aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari;
‐ decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni
(testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro).

Il presente documento è stato pubblicato il 27 aprile 2020, sulla base delle
informazioni disponibili e delle disposizioni vigenti a tale data.
Sarà soggetto a revisione in caso di aggiornamento delle suddette fonti e/o sulla
base delle esperienze che saranno maturate in fase di applicazione.

Il presente documento è stato elaborato dalla Task force assistenza sicura di
Federalberghi e dagli esperti di Confindustria Alberghi ed Assohotel, che hanno
operato con la supervisione del prof. Pierluigi Viale dell’Università di Bologna,
direttore dell’Unità Operative Malattie Infettive del Policlinico di S. Orsola.
Ha collaborato alla redazione del documento la Croce Rossa Italiana.

Misure di carattere generale

Anche se è probabile che il personale e gli ospiti abbiano già familiarità con le
misure di prevenzione da Covid‐19, rammentiamo i contenuti,
prevedendo apposite indicazioni alla reception e negli altri ambienti comuni.
Alla reception e negli altri ambienti comuni, è sempre obbligatorio rispettare la
distanza interpersonale (almeno un metro e mezzo tra una persona ed un’altra). Abbiamo
agevolato il rispetto della distanza, con dei cartelli informativi,
abbiamo differenziare i percorsi di entrata da quelli di uscita nella nostra hall.
Chiediamo ai nostri ospiti ed ai nostri collaboratori di evitare di stringere la mano, abbracciare o baciare altri presenti negli ambienti di lavoro.
Abbiamo messo a disposizione del personale e degli ospiti una piantana automatica per la distribuzione di gel con una concentrazione di alcol al 60‐85% per l’igiene delle mani e dispenser da appoggio per ogni postazione del ricevimento e nei luoghi comuni.

Gli addetti al servizio di ricevimento sono dotati di dispositivi di protezione
individuale necessari al corretto svolgimento del lavoro loro affidato:
‐ guanti (quando necessari);
‐ mascherina (quando necessaria);
– schermo protettivo Safe Wall al banco ricevimento;

Consigliamo agli ospiti di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi confinati aperti al
pubblico. Per gli addetti che nello svolgimento della propria attività sono oggettivamente
impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, è richiesto l’uso
delle mascherine.
È raccomandata l’adozione di misure volte ad evitare assembramenti e a ridurre il
tempo di permanenza nell’area di ricevimento:

quindi:
‐ richiediamo agli ospiti di inviare all’hotel, prima dell’arrivo, tutte le informazioni
necessarie per la registrazione, nonché copia del documento di identità che sarà
esibito all’arrivo, fornendo agli ospiti l’informativa sul trattamento dei dati
personali;
‐ utilizziamo sistemi automatizzati di pagamento e chiavi elettroniche debitamente sanificate che consegniamo al cliente all’arrivo.

‐ in caso di prenotazioni plurime (gruppi, gruppi familiari, etc.) invitiamo il
capogruppo o il capofamiglia a fare da unico tramite per la procedura di check in
e per tutte le altre esigenze di contatto diretto alla reception; richiederemo la
rooming list entro il giorno prima dell’arrivo; le chiavi, insieme a delle targhette
per il bagaglio con il numero della camera, verranno consegnate al capogruppo o
al capofamiglia che le distribuirà agli ospiti;
‐ per contenere la formazione di code, è possibile ritirare il documento degli ospiti
in arrivo, consentire l’accesso alla struttura, e concludere in un secondo momento
la procedura di registrazione;

‐ utilizziamo sistemi di virtual concierge o sistemi similari di servizio
informativo all’ospite in modo tale da ridurre al minimo le occasioni di contatto
con la reception;

Effettuiamo la comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza con la massima tempestività, al fine di agevolare l’individuazione di persone che si siano sottratte alle limitazioni degli spostamenti
finalizzate al contenimento del rischio di contagio.

Invitiamo gli ospiti a conservare la chiave per tutta la durata del soggiorno; visioniamo i documenti di identità senza toccarli; favoriamo pagamenti con sistemi contactless o i contanti presi con i guanti in lattice;
Le chiavi delle stanze sono pulite o sostituite ad ogni cambio dell’ospite.

È facoltà dell’ospite richiedere che durante il soggiorno il personale addetto alle
pulizie non faccia ingresso in camera.

Per la movimentazione dei bagagli è previsto l’utilizzo dei guanti.

I gel alcolici per l’igiene delle mani devono essere utilizzati periodicamente, anche
in caso di impiego dei guanti.
Mascherine, guanti monouso e disinfettante per superfici, ove possibile, saranno
a disposizione degli ospiti a pagamento, mascherine chirurgiche 1,00€.

Al fine di agevolare lo smaltimento dei dispositivi di protezione utilizzati dagli
ospiti, abbiamo collocato cestini portarifiuti dotati di pedale nelle aree comuni.

L’utilizzo dei nostri ascensori non consente il quindi può essere utilizzato solo tra persone che fanno parte della stessa sistemazione, dello stesso nucleo familiare. Negli altri casi, è necessario utilizzare la mascherina.
I pulsanti degli ascensori sono puliti frequentemente.
È consigliabile che il parcheggio dell’eventuale autovettura sia effettuato
dall’ospite, i nostri collaboratori non potranno spostare le auto.

Ogni oggetto (es. biciclette, computer, …) fornito in uso dalla struttura agli ospiti,
sarà sanificato prima e dopo di ogni utilizzo.

Gli addetti al servizio provvederanno alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia dei piani di lavoro e delle attrezzature (telefono, tastiera, mouse,schermo touch, pos, penne, matite,spillatrici).

Negli ambienti c.d. back of the house abbiamo provvisto l’organizzazione degli
spazi e la sanificazione degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei
lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti di lavoro e garantire loro idonee
condizioni igieniche sanitari.
In generale, in tutti gli ambienti dove sono presenti postazioni di lavoro e
personale deve essere garantiamo un buon ricambio d’aria aprendo con maggiore
frequenza le diverse aperture: finestre e balconi.
Per le operazioni di pulizia di tali ambienti si applicano le procedure in uso alla
generalità degli ambienti.

2.4 Accesso dei fornitori esterni
Al fine di limitare il contatto con il personale e con gli ospiti, gli appaltatori e i
fornitori di beni e servizi che entrano nella struttura alberghiera usano
preferibilmente dei percorsi a loro dedicati nonché tutte le precauzioni di
sicurezza e i sistemi di prevenzione della diffusione di Covid‐19 indicati dalla
struttura stessa.

PULIZIA DELLE CAMERE E DEGLI AMBIENTI COMUNI

La pulizia quotidiana è effettuata secondo la prassi in uso nell’azienda, impiegando
detergenti adeguati alle diverse tipologie di materiale trattato, nel rispetto delle
indicazioni di utilizzo fornite dai produttori.
La sanificazione dell’ambiente è l’attività che riguarda il complesso di procedure e
operazioni atte a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi
di detergenza e successiva disinfezione con una soluzione di ipoclorito
di sodio diluita allo 0,1% o con alcool etilico al 70% per le superfici che possono
essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio nel rispetto delle indicazioni di utilizzo
fornite dai produttori.

Pulizia e sanificazione sono svolte separatamente e sono condotte con
un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione;

Ai piani e nelle altre aree di lavoro è sempre obbligatorio rispettare la distanza
interpersonale (almeno un metro tra una persona ed un’altra.
Mantenendo il tono di cordialità connesso all’attività di accoglienza, evitare di
stringere la mano, abbracciare o baciare gli ospiti e i colleghi di lavoro.
Negli spazi comuni ai piani (corridoi, pianerottoli, atrii ascensori) sono messi a
disposizione degli ospiti distributori di gel con una concentrazione di alcol al 60‐
85% per l’igiene delle mani.

Gli addetti al servizio di pulizia e rifacimento delle camere e di pulizia dei saloni e
delle aree comuni sono dotati di dispositivi di protezione individuale necessari al
corretto svolgimento del lavoro loro affidato:
‐ guanti;
‐ mascherina;

Modalità di pulizia delle camere:
Prima di entrare nella stanza il personale indosserà di aver indossato correttamente gli
opportuni dispositivi di protezione individuale.
La pulizia della stanza sarà effettuata con diverse modalità a seconda che sia già
occupata da un ospite (fermata) o che sia destinata ad accogliere un nuovo ospite
(partenza).
Nel caso di fermata la stanza sarà pulita secondo la prassi in uso nell’azienda.
Nel caso di partenza la stanza sarà sanificata. Dopo ogni fase del ciclo di pulizia il personale cambierà i guanti. I rifiuti presenti saranno gettati nel cestino, dotato di sacchetto. Il sacchetto
contenente i rifiuti deve essere chiuso e riposto nello scomparto dei rifiuti del
carrello. La pulizia riguarda tutte le superfici che sono venute a contatto con
l’ospite, quali comodini, scrivania, sedie, tavolini, eventuali suppellettili,
amenities, telefono, telecomando, maniglie e pulsantiere, armadi e cassetti.
In caso di cambio biancheria, la biancheria usata (lenzuola e biancheria da bagno)
sarà riposta in un contenitore chiuso separato dal carrello con la biancheria
pulita; biancheria sporca e pulita saranno essere sempre separate.
Non utilizziamo la biancheria sporca come supporto nelle operazioni di pulizia della
stanza (ad esempio: non utilizzare asciugamani o tappetini doccia utilizzati nelle
operazioni di pulizia del bagno).
Il materiale di pulizia (panni, salviette e quanto necessario per la pulizia e la
spolveratura) saranno precedentemente trattato con una soluzione di ipoclorito di sodio 2% per 10 minuti o con altro trattamento di pari efficacia; non usare un panno utilizzato per eliminare lo sporco per asciugare o lucidare superfici pulite. Il frigobar e i suoi contenuti, ad ogni cambio dell’ospite sarà pulito, confezioni integre comprese, internamente ed esternamente.

Il vassoio coffee/tea facilities verrà controllato, pulito e rifornito. I bicchieri e le
tazze saranno sostituiti al cambio dell’ospite, anche se non utilizzati. I pavimenti vengono puliti e sanificati con prodotti adeguati alle diverse tipologie
di materiali. Abbiamo eliminato dalle stanze o altri ambienti della struttura i tappeti o gli elementi di arredo che non sopportano cicli di pulizia quotidiani, abbiamo rimosso runner, cuscini decorativi ed altri elementi non necessari.

Nelle aree comuni (corridoi, scale, pianerottoli, saloni etc.) tutti gli elementi che
vengono a contatto ripetuto con gli ospiti, quali maniglie, maniglioni, pulsantiere
etc. saranno puliti ad intervalli regolari in funzione del livello di utilizzo.
Eventuali portarifiuti saranno svuotati e puliti.
Gli eventuali trattamenti aggiuntivi a scopo di sanificazione e purificazione
vengono svolti al termine delle operazioni di pulizia.
A fine del turno di servizio il carrello utilizzato per il servizio alle camere sarà pulito, riordinato e ripristinato con tutti i materiali mancanti.

La zona di ricevimento, come ogni altra area della struttura in cui sono presenti
diverse persone sarà periodicamente areata.
I pavimenti dell’area di ricevimento e quelli delle altre zone vengono lavati e
sanificati con prodotti adeguati alle diverse tipologie di materiali almeno due volte
al giorno, e comunque con una frequenza adeguata all’affollamento delle stesse
nel corso della giornata.
Per il mobilio e tutte le superfici di contatto si procede come avviene per le camere
a una pulizia periodica, tanto più ravvicinata quanto maggiore è l’afflusso di ospiti.
Pulsantiere e altre superfici e suppellettili a frequente contatto con gli ospiti
vengono puliti almeno due volte al giorno e comunque ogni qualvolta l’utilizzo
ripetuto da parte della clientela lo richieda.
Per la pulizia dei divani, delle poltrone e delle sedute in genere si procede secondo
la prassi in uso nell’azienda, impiegando detergenti adeguati alle diverse tipologie
di materiale trattato, nel rispetto delle indicazioni di utilizzo fornite dai produttori.

Gli impianti di condizionamento saranno puliti a impianti spenti, in base alle
indicazioni fornite dai produttori e/o dai responsabili incaricati della
manutenzione. Per la pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione sono usati panni puliti in
microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%
asciugando successivamente.

SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

Il personale ha ricevuto un addestramento e una formazione interna in materia
d’igiene alimentare conforme alla normativa vigente.
Anche se è probabile che il personale e gli ospiti abbiano già familiarità con le
misure di prevenzione da Covid‐19, è opportuno rammentarne i contenuti,
abbiamo provveduto a mettere apposite indicazioni all’ingresso delle aree destinate alla
somministrazione di alimenti e bevande.
All’ingresso delle aree destinate alla somministrazione di alimenti e bevande (sala
colazioni, bar) come negli altri ambienti comuni, è sempre
obbligatorio rispettare la distanza interpersonale (almeno un metro tra una
persona ed un’altra.)

Ci sarà a disposizione del personale e degli ospiti gel alcolico con
concentrazione di alcol tra 60‐85% per l’igiene delle mani, con ferma indicazione
di utilizzo prima di accedere alla sala colazione.

I tavoli sono posizionati in modo che gli ospiti siano distanti tra di loro
almeno un metro, salvo che per i nuclei familiari o per persone che condividono la
stessa camera o unità abitativa.
Gli addetti di sala, che sono a contatto diretto con gli alimenti, indosseranno
la mascherina e igienizzeranno le mani con gel alcolico frequentemente.

Le tovaglie devono essere sostituite ad ogni cambio di ospite e il tavolo sarà pulito dopo ogni servizio.

Il servizio di somministrazione sarà erogato dal personale, servito al tavolo, munito di attrezzatura adeguata, e menu à la carte, o in camera in un breakfast box/lunch box.

Gli oggetti utilizzati per il servizio saranno monouso per i prodotti imbustati, stoviglie, tazze e tazzine saranno igenizzate e i prodotti culinari portati al tavolo saranno, durante il trasporto dalla cucina al tavolo, coperti.

Tutti i piatti, posate e bicchieri saranno lavati e disinfettati in lavastoviglie, compresi gli oggetti che non sono stati utilizzati, se c’è la possibilità che siano toccati dagli ospiti o dal personale, o comunque esposti al contagio.
Nel caso in cui non fosse possibile il lavaggio in lavastoviglie, nell’eseguire quello
manuale procederemo con lavaggio, disinfezione e risciacquo, usando il
massimo livello di precauzione, asciugando con carta monouso.

Tovaglie e tovaglioli saranno lavati con le modalità consuete dalla lavanderia certificata.

Servizio in camera
Gli alimenti da somministrare tramite servizio in camera vengono trasferiti al
piano su vassoi o tramite carrelli con contenitori chiusi o muniti di apposito
coperchio. Durante il trasferimento cureremo la protezione degli
alimenti dalle contaminazioni accidentali da parte del personale, che dovrà
indossare guanti e mascherina. I tempi di allestimento e consegna devono essere minimizzati.
Per questo chiediamo all’ospite di voler appendere l’ordinativo in camera entro le ore 3:00 della notte.

Preparazione degli alimenti
Gli addetti alla preparazione di alimenti hanno ricevuto un addestramento
e una formazione interna in materia d’igiene alimentare conforme alla normativa
vigente.
Devono indossare la mascherina e i guanti, da cambiare con la frequenza indicata
dai produttori. I guanti saranno cambiati, in particolare dopo aver svolto attività non
legate al cibo, come l’apertura / chiusura manuale delle porte di entrata ed uscita
dai locali cucina e lo svuotamento di contenitori. Quando si indossano i guanti, non
ci si toccherà occhi, bocca e naso.
Ad ogni cambio di cambio di guanti, e quando i guanti vengono rimossi,
si laveranno le mani. Il lavaggio delle mani costituisce una barriera protettiva alle
infezioni maggiore rispetto all’indossare guanti monouso.

Disponibilità dei DPI

L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati
nel presente Protocollo, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente
legata alla disponibilità in commercio.

Per questi motivi:
a) le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle
indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità;
b) data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e
alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate
mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria; in
particolare, ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 26 aprile 2020, possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero
mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto‐prodotte, in materiali
multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che
garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano
di coprire dal mento al di sopra del naso;
c) è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo
le indicazioni dell’OMS
(https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf)

CASO SINTOMATICO

8.1 Misure di carattere generale
Nel caso in cui una persona presente all’interno della struttura ricettiva (ospite,
collaboratore, etc.) presenti febbre e sintomi di infezione respiratoria (tosse secca,
febbre, mal di gola, difficoltà respiratorie) lo deve comunicare tempestivamente
alla direzione aziendale.
Se la persona che presenta i sintomi è un dipendente o un collaboratore, dovrà
interrompere immediatamente l’attività lavorativa.
La comunicazione deve essere effettuata telefonicamente, per il tramite della
reception (per gli ospiti) o dell’ufficio del personale (peri dipendenti, collaboratori,
etc.).
La direzione aziendale provvede tempestivamente ad informare l’autorità
sanitaria competente (contattando i numeri di emergenza per il Covid‐19 indicati
dalla Regione) e il medico competente.
Al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, nell’attesa dell’arrivo dei sanitari,
dovranno essere adottate le seguenti misure:
‐ fargli indossare una mascherina chirurgica;
‐ ridurre al minimo i contatti con altre persone;
‐ indirizzarlo alla propria stanza o a un ambiente isolato con la porta chiusa,
garantendo un’adeguata ventilazione naturale;
‐ escludere l’impianto di ricircolo dell’aria, se possibile;
‐ eventuali forme di assistenza, connesse a necessità improrogabili, dovranno
essere svolte da persone in buona salute, che utilizzino gli opportuni dispositivi di
protezione individuale; solo in questo caso si utilizzano dispositivi di protezione
facciale, copriabiti e maschera FFP2;
‐ lavarsi accuratamente le mani con soluzione idroalcolica prima e dopo il contatto
con la persona o con l’ambiente di permanenza; prestare particolare attenzione
alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi
(secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato;
‐ far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti
di carta utilizzati; il sacchetto sarà smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi
durante le attività sanitarie del personale di soccorso.
Se un dipendente o un collaboratore comunica da casa di avere dei sintomi, o
sospetta infezione da Coronavirus, dovrà rimanere a casa e cercare subito
assistenza medica. In caso di diagnosi di Covid‐19 il lavoratore seguirà le istruzioni
ricevute dal personale medico, incluso l’auto‐isolamento in casa fino a che i
sintomi non siano definitivamente spariti.

Kit protettivo
Presso la reception dovrebbe essere disponibile un kit da utilizzare per coloro che
presentano sintomi da Covid‐19 o per coloro che si prendono cura di una persona
affetta.
Il kit comprende i seguenti elementi:
‐ mascherine di tipo FFP2;
‐ protezione facciale;
‐ guanti (usa e getta);
‐ grembiule protettivo (usa e getta);
‐ tuta a maniche lunghe a tutta lunghezza;
‐ copriscarpe (usa e getta)
‐ disinfettante / salviette germicide per la pulizia delle superfici e dei tessuti;
‐ sacchetto monouso per rifiuti a rischio biologico.

Pulizia degli ambienti
In stanze ed altri ambienti della struttura ricettiva in cui abbiano soggiornato casi
confermati di Covid‐19 prima di essere stati ospedalizzati verranno applicate le
misure di pulizia di seguito riportate.
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i
luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS‐CoV‐2 devono essere
sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere
nuovamente utilizzati.
Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo
pulizia.
Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare
etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.
Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente,
quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.
Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione
degli ambienti.
La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti
a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90° C e detergente.

Qualora non sia possibile il lavaggio a 90° C per le caratteristiche del tessuto,
addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di
sodio).
Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa gli
appositi dispositivi di protezione individuale (filtrante respiratorio FFP2,
protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche
lunghe).
Al termine delle operazioni, seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza
dei dispositivi di protezione individuale (svestizione).
Dopo l’uso, i dispositivi di protezione individuale monouso vanno smaltiti come
materiale potenzialmente infetto.

Contatti stretti
Il personale sanitario potrebbe richiedere informazioni in merito ai contatti stretti
che la persona contagiata ha avuto all’interno della struttura.
Ad esempio:
‐ la persona che ha fornito assistenza diretta alla persona contagiata senza
l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
‐ la persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni della
persona contagiata (ad esempio, ha toccato a mani nude fazzoletti di carta usati);
‐ le persone che hanno avuto un contatto fisico diretto con il contagiato (ad
esempio, una stretta di mano);
‐ le persone che hanno avuto un contatto diretto (faccia a faccia) ovvero si sono
trovate in un ambiente chiuso (ad esempio, un veicolo o una stanza chiusa) con la
persona contagiata per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
‐ le persone che hanno soggiornato nella stessa stanza o unità abitativa in cui ha
soggiornato la persona contagiata.
L’azienda potrà chiedere agli eventuali contattistretti di lasciare cautelativamente
l’attività, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.

Persone non coinvolte
La direzione aziendale, d’intesa con l’autorità sanitaria, valuterà le modalità di
eventuale informazione delle persone non coinvolte.

ALCUNI CHIARIMENTI RELATIVI ALLE REGOLE ED ALLE AZIONI DI
CONTENIMENTO DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DI SARS‐CoV‐2

Mascherine e razionale del loro utilizzo.
La mascherina rappresenta uno dei cardini delle misure di prevenzione. Il suo ruolo
fondamentale è rappresentato dalla capacità di bloccare la dispersione di droplet,
che ogni persona emette normalmente quando parla ovvero starnutisce, tossisce
ecc. In questa fase di circolazione di un virus a potenziale trasmissibilità per via
aerogena da droplets, indossare la mascherina è un dovere civico per ciascun
cittadino, nei confronti dell’intera comunità. Essa infatti impedisce che ciascuno di
noi possa disperdere droplets nell’ambiente. Quindi prima che una misura
difensiva verso noi stessi è una misura preventiva nei confronti del prossimo.
Pertanto, se il personale che La accoglierà e la seguirà nelle Sue necessità durante
Il suo soggiorno indosserà le mascherine, lo farà per proteggere la Sua salute prima
che la propria. Analogamente indossando la mascherina chirurgica Lei sarà garante
della protezione della salute del personale dell’albergo. Esistono altre tipologie di
mascherine, dotate di maggior potere filtrante (FP2). Esse vengono indossate
essenzialmente dal personale sanitario che si prende cura dei pazienti affetti da
malattie ad elevata trasmissibilità aerogena quale SARS‐CoV‐2. All’interno della
struttura alberghiera esse saranno indossate solo dal personale che dovesse
prestare assistenza ad un paziente con malattia sospetta/accertata nonché dal
personale addetto alla sanificazione degli ambienti occupati da un paziente con
malattia sospetta/accertata. Al di fuori di queste situazioni la mascherina
chirurgica è il filtrante migliore per efficacia e confort.

Pulizia e disinfezione delle mani
Lavarsi frequentemente le mani e con acqua e sapone oppure con soluzioni idro‐
alcoliche rappresenta il secondo cardine della prevenzione. La soluzione
idroalcolica è particolarmente efficace nell’annullare l’azione patogena del virus
SARS‐CoV‐2 e quindi la sua trasmissione indiretta tramite le mani accidentalmente
contaminate da secrezioni respiratorie. E’ quindi importante lavarsi le mani prima
di maneggiare presidi di uso comune, anche se si tratta di semplici pulsanti, al fine
di proteggere gli altri; lavarsele subito dopo l’utilizzo ha invece la finalità di
proteggere sé stessi.

Distanziamento sociale
Sebbene difficile e talvolta doloroso il distanziamento sociale è una misura
comportamentale utile quanto il lavaggio della mani e l’utilizzo delle mascherine.
Rispettare la distanza minima di un metro in tutte le fasi della vita comune è
necessario, così come è coretto evitare contatti stretti occasionali. Per questo motivo ambienti ristretti quali gli ascensori hanno un accesso regolamentato, così come ogni tipo di attesa per qualsiasi tipo di servizio deve rispettare la regola del distanziamento. Rispettare le misure di distanziamento serve altresì a aumentare il proprio livello di attenzione e concentrazione rispetto a molte gestualità e comportamenti usuali, che potrebbero in questo momento essere potenzialmente
rischiosi.

Guanti disposable
I guanti di vinile sono una misura di protezione individuale utile, sebbene meno
efficace rispetto a quelle precedentemente esplicate. Essi servono ad evitare la
contaminazione delle mani, ma non sono una alternativa al lavaggio delle stesse.
Vanno utilizzati per periodi brevi qualora si debbano maneggiare materiali
potenzialmente molto contaminati o per la preparazione di cibi ovvero per
l’utilizzo di presidi di uso comune. Va precisato che prima e dopo averli indossati,
le mani vanno lavate e che non devono esser indossati a lungo per svolgere più
attività in ambiti lavorativi o ambienti diversi. Sono pertanto presidi che devono
essere frequentemente cambiat e mai riciclati.

ALCUNE INFORMAZIONI SULLA MALATTIA DA SARS‐CoV‐2

Gentile cliente,
poiché il sospetto diagnostico precoce è uno dei cardini della corretta gestione
della malattia da SARS‐CoV‐2 ci permettiamo di ricordarle brevemente alcuni
sintomi che, lungi dall’allarmarla meriterebbero un controllo medico, che la
direzione si preoccuperà di garantirle.
Il sintomo principale è rappresentato dalla febbre, che può manifestarsi sia con un
rialzo lieve (inferiore a 38°C) sia con valori più elevati, superiori a 38°C. Pertanto,
ogni rialzo febbrile merita attenzione da parte sua, specie se associato a tosse
secca o a sensazione di costrizione polmonare o a affaticamento respiratorio
anche lieve.
Anche una inusuale sensazione di stanchezza è un sintomo da prendere in
considerazione. Anche una diminuzione o una perdita del gusto e/o dell’olfatto
sono sintomi evocativi per infezione da SARS‐CoV‐2.
In una percentuale minore di casi infine, la malattia può manifestarsi con
congiuntivite o diarrea. Sebbene tali condizioni siano ascrivibili a numerose altre
patologie, spesso banali, è bene in questa fase epidemica, non trascurarne il
significato diagnostico rispetto a SARS‐CoV‐2.
Nel pieno rispetto della sua privacy, le garantiamo la nostra presenza ed il nostro
aiuto, qualora avvertisse i sintomi elencati.